Galliate

 

Galliate e la sua storia

Il paese di Galliate è probabilmente di origine celtica, come indica il suffisso “ate” del toponimo.
Il nome “Galeatum” compare per la prima volta in un documento dell’840. I reperti archeologici più antichi vennero recuperati in una vasta area situata a nord est dell’abitato. Quest’area comprende i terrazzi della regione Costa Grande, della Caroella, Baraggioli e Nivellina; tutte zone a ridosso del Ticino che con la crescita d’importanza della sua navigazione favorì lo stanziamento di gruppi organizzati. Le necropoli hanno
fornito la maggior parte dei materiali utili alla conoscenza della vita degli antichi popoli.
Un’urna della cultura definita come Protogolasecca (X sec. a.C.) testimonia la presenza di una necropoli nelle brughiere collegata ovviamente ad un nucleo insediativo stabile.
Le invasioni galliche determinarono, intorno al IV sec. a.C., il collasso del mondo golasecchiano e dal III sec. a.C. anche i Romani mostrarono interesse per la Cisalpina, fondando numerose colonie e centuriando il
territorio. Con il consolidarsi della dominazione romana si verificò una decisa crescita degli insediamenti rurali lungo il Ticino. Nel 774 i Franchi di Carlo Magno si impossessarono dell’Italia settentrionale e Galliate fu inserito nel comitato di Pombia.
Nel 1057 è testimoniata l’esistenza di un secondo abitato con relativo fortilizio, sorto lungo la direttrice Milano-Novara: Galliate nuovo come verrà chiamato in una pergamena del 1092. Alla fine del sec. XI le terre di Galliate erano divise tra due villaggi e due castelli legati a due vescovi in contrasto:
“Galliate vecchio” al Vescovo di Novara e “Galliate nuovo” al Vescovo di Milano.
Nel 1154 Federico Barbarossa nemico di Milano e alleato di Novara, distrusse Galliate nuovo.
Nella seconda metà del’200 e nel’300 il castello di Galliate nuovo fu ricostruito e divenne proprietà dei Visconti di Milano e tra il 1476 e 1496 fastosa residenza ducale degli Sforza.
Durante i secoli delle dominazioni straniere cioè il ’600 e il ’700, i paesi del Novarese fra cui anche Galliate assistettero al decadimento della nobiltà terriera e al progressivo miglioramento delle classi mercantili.
La presenza delle marcite e la produzione del riso permisero una certa stabilità economica.
Nel 1748 anche Galliate, come tutto il Novarese, passò sotto il dominio dei Savoia.
Nel sec. XIX, con Napoleone, Galliate venne assegnato al distretto di Novara.
Fu in questo secolo che vennero realizzate opere di grande importanza come il canale Cavour e Quintino Sella, il diramatore Vigevano e la linea ferroviaria Nord

 

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